Secondo Rogers, il Sé è un aspetto dell’esperienza fenomenologica, ossia un aspetto della nostra esperienza del mondo; in altri termini, una delle cose che completano la nostra esperienza conscia è l’idea che abbiamo di noi stessi, o di un “Sé”. L’individuo percepisce esperienze e oggetti esterni e attribuisce loro dei significati, il sistema globale dei significati e delle percezioni costituisce il campo fenomenico dell’individuo. Il sottoinsieme del campo fenomenico riconosciuto dall’individuo come “me” o “io” costituisce il sé. Il sé o concetto di sé, rappresenta un modello organizzato e coerente di percezione, è una struttura di personalità. Il sé rappresenta un insieme organizzato di percezioni che l’individuo possiede, che è responsabile delle sue azioni. La struttura di esperienze e percezioni, conosciuta come il sé, può avere accesso alla nostra coscienza, ossia, le persone sono consapevoli e coscienti di contenere percezioni del sé consce. Benché gli individui abbiano a volte esperienze delle quali sono inconsapevoli, il concetto di sé è fondamentalmente conscio. Il sé è uno strumento psicologico attraverso la quale le persone interpretavano il mondo. Rogers ha individuato due diversi aspetti del sé: un sé reale e un sé ideale. Le persone riflettono naturalmente su se stesse non solo nel presente, ma anche su come vorrebbero essere nel futuro. Generano in questo modo una struttura organizzata di percezioni che riguarda non solo il loro sé attuale, ma anche un sé ideale, al quale aspirano.
Tratto da “La scienza della personalità” di Cervone e Pervin